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2022-10-26 11:44:21 By : Ms. Mary Zheng

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Il telescopio SOAR in Cile, gestito dal NOIRLab della NSF, ha catturato la scia di detriti lunga oltre 10.000 chilometri esplosa dalla superficie di Dimorphos due giorni dopo che l’asteroide è stato colpito dalla sonda DART della NASA.  Il veicolo spaziale Double Asteroid Redirection Test si è schiantato intenzionalmente contro Dimorphos, l’asteroide lunare di Didymos, lo scorso 26 settembre. Questo è stato il primo test di difesa planetaria in cui l’impatto di un veicolo spaziale ha tentato di modificare l’orbita di un asteroide.  

Due giorni dopo l’impatto di DART, gli astronomi Teddy Kareta (Lowell Observatory) e Matthew Knight (US Naval Academy) hanno utilizzato il telescopio SOAR (Southern Astrophysical Research) da 4,1 metri per catturare il vasto pennacchio di polvere e detriti espulso dalla superficie dell’asteroide.   In questa nuova immagine, la scia di polvere – il materiale espulso che è stato spinto via dalla pressione della radiazione solare, non diversamente dalla coda di una cometa – può essere vista estendersi dal centro al bordo destro del campo visivo.

Queste osservazioni consentiranno agli scienziati di acquisire conoscenze sulla natura della superficie di Dimorphos, quanto materiale è stato espulso dalla collisione, quanto velocemente è stato espulso e la distribuzione delle dimensioni delle particelle nella nuvola di polvere in espansione. L’analisi di queste informazioni aiuterà gli scienziati a proteggere la Terra e i suoi abitanti comprendendo meglio la quantità e la natura del materiale espulso risultante da un impatto e come ciò potrebbe modificare l’orbita di un asteroide.  

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